Riqualificazione energetica, ne parliamo spesso, così mi sono detto: Che spazio avrà la riqualificazione energetica nei programmi elettorali dei candidati Presidente alle prossime elezioni regionali del Friuli Venezia Giulia che avranno luogo il 21 e 23 aprile prossimi?
Ho cercato i programmi sulla rete, per i candidati Bandelli, Serracchiani e Tondo, non è stato difficile, per il Galluccio invece sembra che una stesura definitiva ad una ventina di giorni dall’elezioni non ci sia.
Prima analisi: Bandelli 15 pagine, Serracchiani 66 pagine, Tondo 24 pagine. Per Galluccio mi sono basato sul sito www.fvg5stelle.it. Va bene è vero, i contenuti non si misurano in pagine, ma nel valore delle idee che anche in poche righe di testo uno può riuscire a condensare. Ma con poche righe, si rischia di elencare una serie di slogan, senza un minimo di approfondimento dei vari concetti.
Quindi direi che amministrare una regione richiederebbe un minimo di impegno nella stesura del programma, perché le parole possono volar via se non riportate su un foglio, magari digitale, così risparmiamo anche qualche albero troppo spesso sacrificati per la produzione di carta.
Dopo questa prima valutazione, ho cercato nei testi alcune parole per me significative: Riqualificazione energetica, risparmio energetico, energia.
Parola chiave Riqualificazione energetica: Bandelli = 0, Galluccio = 1, Serracchiani = 3, Tondo = 2
Parola chiave Energia: Bandelli = 1, Galluccio = 7, Serracchiani = 17, Tondo = 2
Se trascuriamo la Serracchiani e in parte Galluccio, il tema del risparmio Energetico e dell’Energia non è proprio un problema sentito.
Inoltre sempre sul sito www.fvg5stelle.it il sondaggio “Vota il tuo programma” tra 474 voti il tema del risparmio energetico è relegato al 15 posto per giunta solo per gli edifici pubblici. Per il patrimonio privato il risparmio di energia non trova nessun voto.
Per Bandelli per il rilancio dell’edilizia è sufficiente togliere i lacci normativi che vincolano i ricorsi al credito. Nel suo programma buono il riferimento alla centralità dell’uomo posto nell’ “ambiente” al fine di coniugare tutela e sviluppo. Altrettanto il riferimento al piano energetico regionale in base all’effettivo fabbisogno energetico del territorio. Per le risorse idriche mi pare di capire che si dia attuazione all’acqua pubblica.
Per Galluccio nella prima frase troviamo l’importanza del risparmio sia di energia che dell’acqua, principi sacrosanti. Si parla poi di riqualificazione dell’edificato esistente, di risparmio energetico e di fonti rinnovabili. Si parla anche di miglioramenti qualitativi prima di quelli quantitativi, concetto che dovrà essere maggiormente declinato.
Per Serracchiani va messo in moto il mondo della ricerca scientifica e tecnologica e pensa anche di coinvolgere l’università. Parla anche del piano regionale dell’energia ma non ci si dimentica di quelli a livello comunale. Si fa riferimento al risparmio energetico nel pubblico e anche nel privato. Sul privato si fa riferimento all’unificazione della certificazione energetica regionale, forse si fa confusione tra l’unico sistema di certificazione regionale previsto dalle leggi regionali, e una certificazione volontaria. Su questo punto aspetto una risposta dalla candidata. Ci sono altri spunti interessanti ma non vorrei dilungarmi troppo.
Per Tondo i controlli non vanno fatti dall’ente pubblico ma da professionisti, quindi chei fa le certificazioni energetiche dovrà anche controllarsele, che senso ha? Per la riqualificazione energetica è importante attuare interventi soprattutto nel pubblico. Per l’efficienza energetica degli edifici, si prenderà spunto dal programma attuato in questi anni di piccole manutenzioni edilizie, per le quali però non veniva richiesta nessuna prestazione migliorativa rispetto ai livelli minimi previsti dalle norme.
Solo la Serracchiani cerca di dare un senso alla parola sostenibilità, Galluccio utilizza il termine, gli altri candidati la questione non sembra così fondamentale.
Insomma ad una prima lettura non vedo grandi idee per un recupero edilizio che sia sostenibile ed energeticamente pronto alle sfide che la comunità europea ci indica. Insomma mi pare che manchi una politica che proponga un processo edificatorio di qualità anche ambientale oltre che energetica.